Questo settore dell’antico abitato di Lilibeo, scoperto nel 1984, è stato riservato alla fruizione come significativo esempio della successione delle fasi di vita della città, dalla fondazione punica al periodo romano tardo imperiale.
Qui sono state rimesse in luce due insulae, separate da uno degli assi viari dell’impianto urbano di Lilibeo (cardo), ampio circa 5 m., delle quali quella ubicata a S è stata esplorata solo parzialmente.
Nell’insula N sono documentate, relativamente alla fase punica (metà IV sec. a.C.), strutture murarie a telaio, rinvenute sotto il livello dei pavimenti della casa romana, nonché alcuni vani rettangolari adiacenti ad un cortile, provvisto di un sistema di raccolta delle acque piovane.
In età tardo-repubblicana (II- I sec. a.C.), in una fase di rinnovamento edilizio e di notevole benessere economico per la città di Lilibeo, l’insula N assunse l’impianto tipico delle case ellenistiche, con ambienti decorati con intonaci parietali e pavimenti in cocciopesto distribuiti intorno ad un atrio tetrastilo con impluvium.
Una nuova ristrutturazione in periodo tardo-imperiale portò ad un innalzamento di quota della pavimentazione (50 cm. ca) e alla redistribuzione delle stanze intorno ad un ampio peristilio.